L’acquisto di opere d’arte on line: caratteri e forme di tutela per il collezionista
La diffusione del collegamento ad internet ha comportato una larga espansione e sviluppo del commercio elettronico che, da poco, rappresenta la scommessa in funzione della quale si sono ridisegnate le politiche della rete e le sue strutture, nonché le normative a tutela di tale forma di transazione.
Tali scambi, che riguardano in maniera consistente anche il mondo dell’arte, atteso il proliferare di portali dedicati e di siti di artisti, gallerie, case d’aste e rivenditori, avvengono per definizione in un “non luogo”.
In tale contesto, anche il collezionista o l’appassionato d’arte ha iniziato a muovere i primi passi, rivolgendo la sua qualificata attenzione ai molti portali, blog, siti di valutazione e vendita on line, case d’aste e siti web d’artista e rinviando ad un secondo momento il rapporto “fisico” con il prodotto.
Nonostante tutto l’equilibrio contrattuale tra le parti rimane all’evidenza sperequato in favore del professionista venditore tanto da aver indotto l’ordinamento a prospettare una “rete normativa” piuttosto solida a beneficio del “cyberconsumatore”.
In questo approfondimento verranno forniti i tratti più rilevanti di questo impianto, immaginando quale ipotesi “scolastica” l’approccio dell’appassionato che tenta di reperire opere “on line” per la propria collezione.
Sommario
1. Il problema ed il quadro normativo – 2. Le forme di tutela nei “contratti a distanza” del consumatore – 3.Le aste “on line” di oggetti d’arte.
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